Paola Corradini
Educatrice Professionale e Pedagogista

Che cos'è la floriterapia


La Floriterapia appartiene a quell’insieme di bio-discipline naturali, riconosciute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1978 (Dichiarazione di Alma-Ata). Messa a punto dal medico inglese Edward Bach negli anni trenta, ne erano stati individuati i principi già a partire dal 1200 grazie a suor Hildegarda di Bingen. Studiosa del mondo naturale e delle proprietà delle piante aveva sperimentato il metodo di ‘catturare’ dal fiore oltre alla parte fitoterapica anche quella energetica.


Gli studi e le sperimentazioni portano Bach ad individuare le proprietà del fiore che agiscono sulle frequenze vibratorie dell’organismo, permettendo di riequilibrare, sostenere e aiutare la persona.

Come medico, aveva intuito che ciò che bisognava curare non fosse solo la malattia ma la persona nella sua globalità e unicità. Oltre al sintomo bisognava considerare il terreno emotivo-energetico dove la malattia si manifesta.

I rimedi permettono di ripristinare l’equilibrio psicosomatico, fanno emergere le potenzialità vitali, l’energia creativa della persona, in una modalità non invasiva, efficace e delicata. Tali rimedi possono accompagnare e sostenere i percorsi di aiuto personale. Essi non si sostituiscono in alcun modo a percorsi di aiuto personale né alla medicina ufficiale.

Composizione
Le essenze contengono soltanto l’informazione energetica del fiore diluita in acqua e brandy. Sono prive di effetti collaterali. Possono essere somministrate tranquillamente a bambini, anziani o persone che stanno assumendo farmaci, in quanto non vi è alcun tipo di interazione con essi.

Floriterapia Australiana


Il padre delle essenze floreali australiane è Ian White un naturopata, biologo e omeopata. Egli proviene da una famiglia in cui la conoscenza e l’utilizzo delle proprietà curative delle piante risale a cinque generazioni.
I fiori da cui vengono preparati i rimedi, sono raccolti nei luoghi incontaminati dell’Australia. Alcune essenze provengono da aree del bush considerate sacre e di alta vibrazione energetica.
Secondo White tali rimedi sono quelli più attinenti a portare equilibrio in questa nuova epoca, profondamente mutata negli ultimi 100 anni. Ripropongono in una chiave più attuale i principi del suo pioniere Edward Bach.
Essi permettono di riconnettersi in modo armonico con il proprio ambiente e le relazioni sociali, favorendo un contatto positivo con se stessi.

Conoscitrice da più di 20 anni del sistema dei fiori europei, ho iniziato ad approfondire negli ultimi 10 anni il complesso dei fiori australiani applicandolo ai processi di sviluppo della persona nel suo percorso di vita.

Senza sostituire l’intervento educativo è stato osservato e sperimentato come i rimedi del Bush possano sostenere e accelerare il percorso di aiuto alla persona.


Essi permettono di riconnettersi con il proprio potenziale, alleggerendo i vissuti emotivi e favorendo l’emergere delle risorse interiori.

Molti dei rimedi consentono al bambino di affrontare gli apprendimenti didattici favorendo concentrazione ed attenzione, migliorando la sicurezza di sé e l’autostima.

Nella donna permettono un contatto positivo con se stessa, rafforzano l’autostima fisica, la sicurezza personale e la fiducia nella vita.

In gravidanza favoriscono un vissuto positivo nella gestazione, nel parto e nel post-parto, sostenendone la dimensione emotiva e fisica.

Nell’adulto sono utili in situazioni di stress, di traumi sia fisici che emotivi. È di supporto a percorsi individuali di crescita personale.




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